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Oggi in Giunta ho portato la comunicazione relativa alla chiusura dei servizi comunali per la giornata del 17 marzo dedicata al 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia, così come disposto dal Consiglio dei Ministri.
Mentre leggevo la comunicazione sono tornata indietro di 10 anni, a quando mio padre il 22/11/2001 aveva presentato al Consiglio Comunale un ordine del giorno titolato "Un tricolore in ogni famiglia" riportando all'attenzione del Consiglio Comunale il richiamo dell'allora Presidente della Repubblica Ciampi a riscoprire i valori dell'Unità Nazionale.
Con la solita passione che lo contraddistingueva nel suo intervento in Consiglio mio padre sottolineava come la sua proposta voleva essere un segno per "ricordare a tutti gli italiani, da nord a sud, e principalmente ai giovani, gli immani sacrifici e gli eroismi di milioni di morti che l'Italia ha dovuto immolare e pagare per raggiungere l'unità nazionale, per difendere i naturali confini della patria, per riacquistare e salvaguardare per sempre la libertà". L'intervento si concludeva con l'invito a regalare ai giovani sposi un Tricolore. L'Ordine del giorno fu votato e approvato.
Credo che queste parole siano ancora molto attuali, che tutte le polemiche che ci sono state relativamente ai festeggiamenti del 17 marzo dimostrino quanto ci sia bisogno di questa festa per rinnovare un senso di appartenenza che va riscoperto, per rafforzare un'identità nazionale di cui i nostri figli hanno bisogno per potersi confrontare serenamente con una società sempre più multietnica.
Maria Vittoria Ceraso
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