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TRASPORTO PUBBLICO URBANO A CREMONA.

 
 

POSTATO DA MARIA VITTORIA CERASO IL 05/07/2011

 

L'Associazione Ceraso Gente per Cremona nel suo ultimo incontro ha riflettutto su un tema che sta molto a cuore ai cittadini: il trasporto pubblico locale.

Con questa nota vogliamo rendere pubbliche le riflessioni che abbiamo fatto sperando di dare un contributo su questa tematica che incide in maniera importante sulla qualità del vivere urbano in termini di salute, di economicità, di tempo.

Innanzitutto non possiamo non rilevare un'inefficienza del servizio fino ad ora fornito da KM spa: i dati che ci sono stati forniti dagli Uffici Comunali competenti registrano infatti un andamento complessivamente negativo del servizio caratterizzato nel tempo da un calo significativo di passeggeri trasportati e da un grado di insoddisfazione dell'utenza legato soprattutto alla puntualità e alla regolarità delle corse e alla loro frequenza.

Proprio per questo appare di vitale importanza la scadenza del contratto con KM spa ( il 4 luglio 2011) che sappiamo essere stato prorogato, in relazione a quanto previsto dal contratto stesso, per un periodo di 6 mesi per permettere al Comune di adeguarsi rispetto a quanto previsto dalla nuova legge regionale in tema di trasporto pubblico locale.

Riteniamo che questo periodo debba essere utilizzato dal Comune per fare una seria riflessione su come affrontare la prossima gara individuando un nuovo Piano dei Trasporti che sia in grado di soddisfare le esigenze attuali dei cittadini.
Infatti il Piano dei Trasporti attuale risale al 2002 e deriva da un analisi affidata dalla passata Amministrazione ad una società di Bologna nel 1999.

E' quindi necessario come prima cosa realizzare un nuovo studio che sia in grado di fare delle valutazioni circa la domanda dominante di trasporto per poter formulare un'offerta ( percorsi, frequenze ecc.) quanto più rispondente alle esigenze di spostamento dei cittadini in relazione a come la nostra città è cambiata negli ultimi 10 anni.

Ciò che però ci preme sottolineare è che la suddetta riorganizzazione non può non essere integrata in un contesto più generale di studio che tenga conto del PGT e che implica necessariamente un aggiornamento del Piano Urbano della mobilità ( risalente al 1993) e del Piano urbano del Traffico ( risalente al 2000)

Il Piano urbano della mobilità è infatti lo strumento attraverso il quale le realtà locali definiscono il quadro generale delle scelte e delle decisioni relative alla mobilità dell'area urbana definendo un insieme coerente di interventi infrastrutturali, tecnologici ed organizzativi in grado di orientare lo sviluppo della mobilità nel medio- lungo periodo.

Il Piano urbano del Traffico è lo strumento che indaga le criticità, individua i fabbisogni e fissa gli obiettivi di miglioramento: il piano dei parcheggi, l'ampliamento degli spazi pedonali e ciclabili, la definizione di ztl ecc. sono tutti elementi imprescindibili per l'elaborazione di un nuovo piano del trasporto pubblico locale.

Il mancato rinnovamento di questi atti pianificatori così datati rischierebbe infatti di inificiare anche lo studio per un nuovo assetto del Trasporto pubblico esponendo l'Amminsitrazione al rischio di individuare soluzioni parziali o temporanee a discapito del buon funzionametno del servizio.

Consideriamo inoltre di fondamentale importanza non affidare alla società che gestisce attualemente il servizio lo studio finalizzato alla redazione del nuovo piano del trasporto pubblico
Rileviamo infatti che nonostante Km spa sia una società gestita al 51% dal Comune, tramite AEM e al 49% da una società privata, quest'ultima sembra dominare rispetto al socio di maggioranza ( andrebbero probabilmente rivisti i patti parasociali) anteponendo il suo interesse privato all'interesse pubblico che l'Amministrazione deve perseguire garantendo un buon servizio ai cittadini.

E' necessario quindi che sia l'Ammistrazione a stabilire la strategia dell'azienda KM spa individuando nello specifico il servizio da affidare con la prossima gara e che non sia invece l'Azienda a proporre un piano trasporti costruito magari su logiche diverse da quelle prima esposte.

Sempre con riferimento alla gara abbiamo appreso che la stessa dovrà probabilmente essere gestita insieme alla Provincia. Se da una parte questo potrebbe essere un vantaggio considerato il maggior valore economico della gara dall'altro non vorremmo che gli interessi del Comune fossero in qualche modo sacrificati rispetto ad un contesto così allargato.

Infine ci permettiamo di dare qualche suggerimento rispetto alla riorganizzazione del servizio.

Innanzitutto è necessario tener conto che Cremona è una città principalmente di anziani e che per tale motivi sono questi i principali utenti del servizio pubblico locale.
Proprio per questo il prevedere punti di sosta confortevoli ( panchine, tettoie ecc), notevole frequenza delle corse soprattutto verso alcune direttrici fondamentali non raggiungibili altrimenti ( ospedale, cimitero, ospizio) sono esigenze prioritarie da considerare nella redazione del nuovo piano trasporti.

L'utilizzo da parte delle famiglie con figli invece deve tener conto di una politica tariffaria non penalizzante e che sia concorrenziale rispetto alla tariffa dei parcheggi.

Indispensabile appare una precisa comunicazione e informazione relativa alle tratte di percorrenza, agli orari e ad ogni notizia utile ad incentivare e rendere conveniente l'utilizzo dei mezzi pubblici che attualmente sono invece percepiti dai cittadini come qualcosa di misterioso che non si sa da dove viene e dove va.

Importante è anche l'individuazione del parco mezzi : mezzi il più possibile non inquinanti ( perchè non ripensare al ripristinio dei filobus come sta avvenendo in alcune città) e di dimensioni adatte rispetto alle strade da percorrere e alla potenziale utenza delle tratte.

In conclusione come Associazione consideriamo davvero importante gestire al meglio il riassetto del trasporto pubblico locale che riteniamo fondamentale rispetto al miglioramento della qualità della vita della nostra città. Proprio per questo auspichiamo che questa Amminsitrazione possa essere coraggiosa anche nel destinare più risorse economiche rispetto al passato, se questo fosse indispensabile per migliorare il servizio, sfruttando al massimo anche tutti quei finanziamenti a livello comunitario e regionale che vengono messi a disposizione su queste tematiche.

Tutto ciò tenendo conto che la tendenza degli ultimi anni in molte città italiane è stata verso un maggior utilizzo del trasporto pubblico locale, al contrario di Cremona, a dimostrazione del fatto che gestire bene il trasporto pubblico locale è possibile nel rispetto di quei parametri di effcienza e di econimicità che devono caratterizzare un pubblico servizio.


Cordialmente.
Cremona, 30/06/2011
                                                    Associazione Ceraso
                                                    Gente per Cremona

 

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